Le tecniche ceramiche qui descritte sono tutte usate nel laboratorio TerraCromata per la realizzazione della nostra produzione e insegnate nei corsi e seminari. Si è cercato qui di spiegare in breve una procedura fondamentalmente manuale. Le informazioni riportate sono quindi soltanto uno spunto per potersi meglio orientare nel vasto mondo della tecnologia ceramica, dove tecniche di costruzione, conoscenze chimiche e fisiche sono di utile supporto, anche se l’esperienza e il lavoro in laboratorio rimangono sempre l’elemento fondamentale.
Tecniche di costruzione
Lavorazione a colombini
I colombini sono cordoli o cilindri di argilla eseguiti a mano o con una trafila che si sovrappongono uno sull’altro facendoli aderire tra loro con una pressione della mano. Si possono costruire in questo modo oggetti di qualsiasi forma e dimensione. Questa tecnica antichissima è stata da noi perfezionata introducendo l’uso del torniello da tavolo (di solito usato per la pittura) che permette di plasmare l’oggetto, perfettamente centrato sul piano del torniello. Durante la lavorazione, man mano che si costruisce l’oggetto mediante la sovrapposizione di colombini, è possibile rifinirlo e accentuarne la forma ruotando velocemente il torniello e utilizzando spatole e attrezzi di varie forme, anche non specifici del lavoro della creta, che permettono una maggiore precisione nell’esecuzione.
E’ una tecnica molto usata nei nostri corsi dove insegniamo una precisa gerarchia di forme fondamentali, da eseguire con i colombini. Si inizia dal semplice cilindro, fino ad arrivare a forme più complesse quali la sfera, la riproduzione di oggetti precedentemente ideati e forme ad incastro. Ognuna di queste forme viene poi tradotta, secondo il gusto e l’esigenza del corsista, in oggetti d’uso o d’arredamento. Il nostro metodo, l’uso diverso del torniello e la particolare tecnica che ne deriva ha portato a costruire oggetti che condividono la perfezione di quelli eseguiti al tornio.
Lavorazione a lastre
L’argilla tirata a lastra con l’ausilio di un martello di legno e di un mattarello si presta alla costruzione di una serie di oggetti sfruttando la possibilità che ha il foglio di argilla di essere piegato, curvato, incollato, come fosse un cartoncino. L’oggetto che viene costruito assemblando i vari pezzi o deformando delle sfoglie, presuppone quindi una precedente fase di progettazione e una certa precisione di esecuzione. Questa particolare tecnica permette la realizzazione di oggetti di forma non tonda o asimmetrica. Nel caso di costruzioni geometriche quali cubi, parallelepipedi ed altre forme molto precise, le sfoglie, dopo essere state ritagliate, devono essere assemblate con la massima attenzione quando sono sufficientemente dure da non deformarsi (durezza “cuoio”). Successivamente, le sfoglie stesse vanno incollate tra loro con la barbottina e rinforzate negli angoli con altra creta.
Bassorilievo
Il bassorilievo si realizza costruendo una lastra spessa, sulla quale si traccia il disegno da riprodurre. Si esegue poi il lavoro aggiungendo e togliendo creta.
E’ opportuno scavare la lastra sul retro per evitare deformazioni e rotture.
Scultura a tutto tondo
Con il termine di scultura a tutto tondo si indica una figura tridimensionale. Le tecniche di costruzione variano a seconda della dimensione. Per realizzare sculture di piccola o media misura si parte da un blocco unico di creta che a lavoro ultimato (raggiunta la consistenza “cuoio”), deve essere svuotato in modo che le pareti abbiano tutte lo stesso spessore per evitare la presenza di bolle d’aria che potrebbero crepare o deformare l’oggetto. Se la scultura è di grandi dimensioni è necessario costruire una intelaiatura che faccia da supporto alla massa di creta che può costruire la forma a lastre o a grossi colombini.
Lavorazione al tornio
La lavorazione al tornio è una tecnica che permette di modellare forme circolari su un piatto girevole azionato con un pedale che ne comanda la velocità. Le forme vengono realizzate mediante precisi e coordinati movimenti delle mani.Nel nostro laboratorio molte forme vengono così realizzate anche perché questa tecnica permette una produzione seriale. La lavorazione al tornio è frutto di grande esperienza e di molto esercizio.
Lavorazione a stampo
Lo stampo in gesso è un sistema molto pratico e abbastanza semplice per poter produrre oggetti in piccola serie. Una volta modellato l’oggetto che si vuole riprodurre (stando molto attenti ai sottosquadri), si costruisce intorno ad esso una struttura di tavolette di legno, di plastica, o di lamiera o anche di creta se lo stampo è di piccole dimensioni, atto a contenere la colata di gesso.
Per stampare l’oggetto si adagia all’interno dello stampo una lastra di creta un po’ più grande di questo e si procede premendo con una spugna umida dal centro verso l’esterno. Si taglia quindi la creta in eccesso lungo i bordi dello stampo. Quando l’argilla comincia ad indurirsi si stacca dalle pareti la forma. A questo scopo può essere utile appoggiare una tavoletta di legno sullo stampo e capovolgerlo. A questo punto l’oggetto può essere rifinito e la forma di gesso nuovamente utilizzata.
Neriage
Il Neriage è una tecnica di origine giapponese che consiste in una serie di operazioni di miscelazione, sovrapposizione, taglio ed intreccio di argille di diverso colore, precedentemente preparate ed impastate con ossidi metallici. Si possono così ottenere infinite mescolanze e giochi decorativi che vanno a far parte della materia stessa. Così trattata la terra può costituire un intero pezzo, o essere introdotta come elemento decorativo in una forma già data. Tecnica molto elaborata nella quale lo studio della forma, della materia e del colore sono fusi in un unico processo.